Gol fantasma decide lo scudetto nell’hockey su pista

“Dire che è successo di tutto non è un modo di dire in questa partita”. Clamoroso epilogo nella finale scudetto dei playoff di hockey su pista maschile: i veneti del Trissino hanno vinto gara-4 ai rigori contro il Lodi (9-7) e sono diventati campioni d’Italia per la quarta volta nella loro storia. Decisivo però un gol fantasma, un rigore trasformato dal numero 5 lodigiano Alessandro Faccin (ironia della sorte: dal 2014 al 2022 proprio al Trissino) che non è stato convalidato dagli arbitri perché la pallina è poi uscita. Inutili le proteste dei giocatori giallorossi e dei circa 2.000 spettatori presenti al PalaCastellotti. Non risulta che la rete fosse bucata: è più probabile che, per il caldo e per la potenza impressa al momento del tiro, la pallina si sia leggermente deformata e abbia attraversato le maglie della porta. Una situazione simile si era verificata anche lo scorso settembre nella finale mondiale under 19 disputata a Novara tra Spagna e Portogallo. Dopo il 5-5 dei tempi regolamentari (il Lodi, sotto 2-1 nella serie, conduceva 5-1 all’intervallo) e il 7-7 maturato al termine dei supplementari, il rigore di Faccin avrebbe di nuovo pareggiato la sfida dopo il gol dell’altro ex Giulio Cocco. Del portoghese Alvarinho il sigillo finale sullo scudetto bluceleste. (immagini Rai)
“Dire che è successo di tutto non è un modo di dire in questa partita”. Clamoroso epilogo nella finale scudetto dei playoff di hockey su pista maschile: i veneti del Trissino hanno vinto gara-4 ai rigori contro il Lodi (9-7) e sono diventati campioni d’Italia per la quarta volta nella loro storia. Decisivo però un gol fantasma, un rigore trasformato dal numero 5 lodigiano Alessandro Faccin (ironia della sorte: dal 2014 al 2022 proprio al Trissino) che non è stato convalidato dagli arbitri perché la pallina è poi uscita. Inutili le proteste dei giocatori giallorossi e dei circa 2.000 spettatori presenti al PalaCastellotti. Non risulta che la rete fosse bucata: è più probabile che, per il caldo e per la potenza impressa al momento del tiro, la pallina si sia leggermente deformata e abbia attraversato le maglie della porta. Una situazione simile si era verificata anche lo scorso settembre nella finale mondiale under 19 disputata a Novara tra Spagna e Portogallo. Dopo il 5-5 dei tempi regolamentari (il Lodi, sotto 2-1 nella serie, conduceva 5-1 all’intervallo) e il 7-7 maturato al termine dei supplementari, il rigore di Faccin avrebbe di nuovo pareggiato la sfida dopo il gol dell’altro ex Giulio Cocco. Del portoghese Alvarinho il sigillo finale sullo scudetto bluceleste. (immagini Rai)

Francesco Caligaris{authorlink}https://video.gazzetta.it/sport-vari/video-hockey-su-pista-finale-scudetto-decisa-da-un-gol-fantasma/55c3dffd-a47b-4fd0-a920-2518f7f8exlkJune 12, 20258:07 am